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31 gennaio 2015

SCUOLA: L'Anief si scaglia contro il ministro Giannini e i sindacati

Mobilità: assurdo il blocco triennale voluto dagli organi rappresentativi


Se 1/3 dei docenti sarà assunto in organico funzionale su posto non suo e in una provincia o regione non sua, è necessario azzerare il blocco di trasferimenti e assegnazioni provvisorie, dato che, peraltro, non ci sarà più il limite del 50% degli organici. Nella tabella di valutazione titoli, voluta dai sindacati, continua a essere discriminato il servizio pre-ruolo, valutato solo la metà di quello di ruolo. Se Anief diventerà rappresentativa alle prossime elezioni RSU, impugnerà CCNI perché illegittimo. Inoltre, nessuna novità né sul personale Ata, che il Governo si era impegnato ad assumere, né sui precari invisibili fuori dalle graduatorie ad esaurimento.


Questa la posizione assunta da Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir, dopo gli ultimi annunci del ministro Giannini sulle assunzioni di 150.000 docenti dal 1° settembre 2015 e della FLC-CGIL sulla sottoscrizione dell’ipotesi di contratto sulla mobilità del 26 novembre 2014, lo stesso giorno della pubblicazione della Sentenza della Corte di giustizia europea sulle cause relative al precariato scolastico, dopo la denuncia di Anief del gennaio 2010 sulla stampa della reiterata violazione della normativa comunitaria.

Innanzitutto, appare inopportuna la firma del sindacato rappresentativo in scadenza di mandato apposta poco prima dell’emanazione dei decreti attuativi della riforma “La buona Scuola” annunciati dal Governo. L’organico funzionale, infatti, combinato alla saturazione dell’organico di fatto e di diritto, cambierà tutte le regole sulla mobilità che dovranno essere riscritte in primavera inoltrata. Niente più sovrannumerari e perdenti-posto, niente più operazioni limitate al solo 50% dell’organico disponibile, organici nuovi su posti non corrispondenti alle abilitazioni possedute, assunzioni su regioni e province diverse da quelle scelte. Quanto basta per invocare cautela e attenzione, per non parlare di una sentenza della Corte di giustizia UE ancora una volta svilita quando si continua a valutare la metà il servizio pre-ruolo rispetto a quello di ruolo.

“I sindacati – rilancia Marcello Pacifico - avrebbero dovuto sottoscrivere l’ipotesi di modifica di regolamento delle elezioni RSU del 28 novembre 2014 e ancora non firmata, nonostante dal 14 gennaio 2015 migliaia di precari si siano già candidati nelle nostre liste, senza attendere la nota dell’ARAN. Poi è anche una questione di lealtà: se fra un mese si rinnova la rappresentatività, non si firma un accordo che vale per l’anno successivo, a meno che non sia urgente e necessario”.

Mentre Anief era a Lussemburgo per difendere i precari, a Roma i sindacati rappresentativi discriminavano ancora una volta il servizio pre-ruolo, come d’altronde era già accaduto con i diritti dei precari calpestati nei contratti collettivi nazionali firmati dopo l’emanazione della direttiva UE 70/99 e recepita dal D.lgs. 368/01.

“Il 6 febbraio – conclude Pacifico – scadranno i termini per presentare le liste per le elezioni per il rinnovo della RSU, che si svolgeranno dal 3 al 5 marzo: è ancora possibile candidarsi con Anief inviando una e-mail a rsu@anief.net o compilando il form on line sul sito del sindacato. Insieme riscriveremo le regole sulle domande di mobilità visto che gli altri sindacati non sono in grado di rispettare le norme e il buon senso e perché non debbano essere sempre e solo i ricorsi a darti giustizia. Ricorsi che sia da ora annunciamo, invece, qualora il Governo non dovesse allargare il piano di assunzioni anche al personale Ata, come indicato nell’OdG presentato dall’on. Currò (M5S), dopo le richieste emendative alla legge di stabilità avanzate dall’Anief, e al personale docente abilitato inserito nelle graduatorie d’istituto come richiesto soltanto dal giovane sindacato negli emendamenti all’ultimo decreto Mille proroghe, Il diritto europeo va rispettato”.


Per approfondimenti:




30 gennaio 2015

“MATTHEW LEE ROCK'N'ROLL TOUR 2015”, le date ufficiali

Appuntamenti a ritmo di ROCK’N’ROLL


Matthew Lee è uno straordinario performer, pianista e cantante innamorato del rock'n'roll, che ha fatto propri gli insegnamenti dei grandi maestri del genere. Un vero talento, un fenomeno degli 88 tasti. Nonostante la giovane età ha già sulle spalle circa 1000 concerti. Matthew Lee infatti ha suonato in tutta Europa: Italia, Belgio, Inghilterra, Francia, Svizzera, Slovenia, Olanda, Germania, e si è inoltre esibito negli Stati Uniti ed in Africa. Il Cincinnati Blues Festival in Ohio (Usa), il Summer Jumboree Festival (Senigallia; Italia), Musicultura (Recanati, Italia), Festival di Sao Vincente (Capoverde); Motor Show Di Bologna; Musikmesse di Francoforte; Blues On The Farm (Uk); il Capodanno 2005 a Roma (davanti a 150.000 persone), Linton Festival (Uk), Cornbury Festival (Uk), Festival Internazionale di Hammamet (Tunisia) sono solo alcune delle importanti manifestazioni a cui Matthew Lee ha partecipato.

Da fine febbraio partirà ilMATTHEW LEE ROCK'N'ROLL TOUR 2015”, il tour nei club del perfomer e cantante MATTHEW LEE, durante il quale presenterà i suoi più grandi successi “d’altri tempi”. La tournée si aprirà il 19, 20 e 21 febbraio con tre concerti esclusivi al JAZZ CLUB ETOILE LE MERIDIEN di PARIGI e proseguirà in tutta Italia. Queste le prime date ad oggi confermate: il 28 febbraio all’ Una e Trentacinque di Cantù; il 6, 7 e 8 marzo al Memo Restaurant di Milano; il 12 e 13 marzo al Lian Club di Roma; il 15 marzo a La Claque di Genova; il 17 marzo al Chattanooga di Bologna; il 20 marzo al Teatro Socjale di Piangipane (Ravenna), il 28 marzo al Teatro Verdi di Pollenza (Macerata) in occasione del San Severino Blues winter e il 29 marzo al Modo di Salerno.


"È stata una piacevole sorpresa ascoltare la versione rock and roll di “Never never land” (Edoardo Bennato)

Il nuovo singolo di Matthew Lee, “L’ISOLA CHE NON C’È” (Carosello Records), in rotazione radiofonica e disponibile in digital download e streaming, è una versione “d’altri tempi” della celebre hit di Edoardo Bennato. Il video del brano, disponibile anche in un’inedita versione inglese intitolata “NEVER NEVER LAND”, è visibile su Vevo al seguente link: 


"Per quanto mi riguarda essere d’altri tempi non significa rimanere ancorato al passato, ma semplicemente recuperare valori importanti, che forse stavamo rischiando di perdere, il tutto però rivisto in una chiave attuale, non “un’operazione nostalgia", ma un qualcosa che spero possa essere percepito come una novità" racconta Matthew Lee, che vanta un’importantissima gavetta in tutto il mondo

Definito "The genius of rock’n’roll" dalla stampa internazionale, Matthew Lee è tra i principali protagonisti di uno dei trend internazionali di maggior appeal, il rilancio delle atmosfere anni 50.


Appuntamento presso Fandango Incontro martedì 3 febbraio ore 19 in via dei Prefetti 22, Roma

La libertà è partecipazione, Storia di una piccola rivoluzione



Così è la bizzarria della provvidenza, la deviazione urgente di un singolo, diventa apripista del percorso di tutti gli altri. Gli imbizzarriti di queste pagine sono esploratori. (Erri De Luca)


La cattiva politica ha perso e, oggi, sui diritti degli artisti siamo primi in Europa.” (Francesco Schlitzer)




Francesco Schlitzer, autore del libro Imbizzarritiincontrerà il pubblico presso Fandango Incontro a Roma (in via dei Prefetti 22) martedì 3 febbraio ore 19 in occasione dell’uscita del suo libro pubblicato da Contrasto. All’evento La libertà è partecipazione. Storia di una piccola rivoluzione, moderato da Neri Marcorè, parteciperanno anche Gian Antonio Stella e Fabio Lovino, autore delle fotografie del libro. Nel corso della serata interverranno Gianluigi Chiodaroli, Paola De Micheli, Cinzia Mascoli e Simona Vicari.

L’incontro sarà l’opportunità per raccontare per la prima volta le positive conseguenze che la liberalizzazione ha prodotto sul lavoro degli artisti che hanno aderito ad Artisti 7607. Come racconta Schlitzer in Imbizzarriti, infatti, mille attori italiani (Artisti 7607) si sono battuti per potersi rendere autonomi nella gestione dei diritti economici maturati dalle repliche delle opere (diritti connessi al diritto d’autore) e costruire un progetto che fosse in grado di sostenere e difendere con indipendenza e coraggio gli artisti: Paolo Calabresi, Carolina Crescentini, Elio Germano, Valeria Golino, Cinzia Mascoli, Claudio Santamaria, Riccardo Scamarcio, Neri Marcorè solo per citarne alcuni, ma i protagonisti di questa storia sono anche Emma Bonino e Paola De Micheli, Simona Vicari e molti altri ancora. Tutti immortalati dalle fotografie di Lovino.

Un gruppo di attori scopre che l’Istituto che li avrebbe dovuti rappresentare e che operava come monopolio di fatto era incapace di amministrare i loro diritti, tanto da tenere bloccati oltre 118 milioni di euro.

Francesco Schlitzer, esperto di relazioni istituzionali, viene coinvolto e “travolto” dagli “Imbizzarriti” che altro non chiedono di essere aiutati a trovare un varco nella selva della burocrazia e di far arrivare la loro voce a chi nelle istituzioni dovrebbe ascoltarli.
Invece di recitare, gli “Imbizzarriti”, con Francesco, iniziano a dedicare del tempo prezioso a leggere carte, incontrare burocrati e frequentare palazzi e a battersi per la liberalizzazione.

Racconto una vicenda che racchiude tutti gli atavici difetti, le perversioni e le inefficienze di cui è piena l’Italia. Una storia di conservazione, di un sistema di potere incancrenito fondato su un meccanismo che stava bene a tutti, tranne alla maggioranza che dovrebbe beneficiarne: gli artisti. Un vero e proprio esproprio a danno di un’intera categoria di lavoratori. Gli ingredienti ci sono veramente tutti: scarsa trasparenza, violazione di diritti elementari, occupazione da parte dei partiti (tutti o quasi), cattiva politica, leggi scritte male e, non manca mai, banale incapacità. Ingredienti di una frittata che è durata circa trent’anni, con una vasta complicità anche del settore privato. Racconto com’è stata ottenuta una liberalizzazione. Quella della remunerazione degli artisti interpreti ed esecutori che viaggia sotto il nome di diritti connessi al diritto d’autore. Si tratta di una vera liberalizzazione nel senso di rendere liberi. Prima gli artisti non potevano sapere quanto e perché ricevessero occasionalmente quel “salario” che arrivava nelle loro tasche. Lo faccio perché anche queste vicende possono raccontare i mali in cui noi italiani siamo precipitati.


Dati tecnici libro 
(Una parte dei proventi di vendita di questo libro sarà devoluta da VerA s.r.l. alla ONLUS L'altra Napoli, Progetto: Orchestra Giovanile Sanitansamble)

ImbiZZarriti
"Com’è stato possibile restituire dignità e diritti agli artisti italiani"
di Francesco Schlitzer
Fotografie di Fabio Lovino
Con la partecipazione di Artisti 7607
edito da Contrasto


Artisti 7607 è una Società Cooperativa fatta di “mille attori imbizzarriti” che dopo aver ottenuto la liberalizzazione hanno una sede provvisoria nel quartiere Flaminio. Hanno incassato i primi diritti e hanno distribuito a tutti gli iscritti, in parti uguali tutto ciò che la legge prevede. Il Consiglio di Amministrazione è fatto quasi interamente da attori; si fanno assistere da un manager e uno staff legale. Ricevono continue adesioni e adesso le istituzioni non possono più ignorarli. Non hanno timore di affrontare lunghi ricorsi amministrativi o cause civili: hanno le competenze, il tempo e le risorse per combattere. Hanno avviato le trattative con i principali utilizzatori e stavolta state certi che sapranno difendere al meglio i propri interessi. Lo Statuto Sociale Europeo degli Artisti (data di nascita 7-6-07) difende il principio dell’equo compenso – cioè i proventi degli artisti maturati attraverso lo sfruttamento sul mercato delle opere di cui sono interpreti – e ribadisce che spetta agli artisti scegliere a chi affidare la gestione dei propri diritti connessi.

ERNESTO ASSANTE e GINO CASTALDO presentano



FORMAGGIO: il nuovo album di ATTILIO FONTANA


Dopo il successo della collaborazione per Webnotte, lunedì 2 febbraio 2015 ore 18.00 alla Feltrinelli, in via Appia Nuova 427 a Roma, Ernesto Assante e Gino Castaldo racconteranno la loro personale percezione dell’ultimo lavoro musicale di Attilio Fontana: FORMAGGIO. Alla presentazione, insieme ad Attilio, ci saranno anche Franco Ventura alla chitarra, Ettore Gentile al pianoforte e Luca Pirozzi al contrabbasso. Special guest il compagno di “giochi” e teatro, Emiliano Reggente.


Un viaggio nuovo, pieno di nostalgia e d’ironia insieme, alla scoperta dei sogni dei quarantenni di oggi. Questo e molto di più è FORMAGGIO, il nuovo disco di Attilio Fontana, un disco da ascoltare, ma anche da mordere.
L’album è prodotto, scritto e arrangiato insieme a Franco Ventura, chitarrista con cui da dieci anni Attilio ha un sodalizio artistico. A questo disco, in cui il computer ha avuto il solo compito di “registratore”, hanno collaborato anche Ettore Gentile al pianoforte, LucaPirozzi al contrabbasso e al basso elettrico, Salvatore Corazza alla batteria, Clemente Ferrari ai pianoforti elettrici e hanno prestato il loro contributo Massimiliano Dedo ai fiati e Paolo Innarella al flauto e al sax soprano.



Dopo la presentazione, Attilio darà subito il via ad un “UNIWEBTOUR”, una vera e propria tournée legata al mondo dei giovani universitari:

Martedì        3 febbraio ore 12.30 Università di Torino
Martedì        3 febbraio ore 17.00 Università Bocconi di Milano
Mercoledì   4 febbraio ore 12.00 Università Cattolica di Milano
Mercoledì   4 febbraio ore 18.30 LIUC di Milano
Giovedì        5 febbraio ore 14.00 Università di Parma
Giovedì        5 febbraio ore 19.00 Università di Pisa
Lunedì         9 febbraio ore 10.00 Università di Prato
Lunedì         9 febbraio ore 19.00 Università di Viterbo
Martedì     10 febbraio ore 14.00 La Sapienza di Roma
Martedì     10 febbraio ore 17.00 Luiss di Roma
Mercoledì 11 febbraio ore 11.00 F2 Radio Lab Federico II di Napoli
Mercoledì 11 febbraio ore 13.15 SUN di Napoli
Mercoledì 11 febbraio ore 17.00 Università di Salerno

29 gennaio 2015

LOVEVILLE 2015: “MAKE LOVE MAKE ENERGY”


LA NUOVA COMPETIZIONE PER PREMIARE LA CITTÀ PIÙ SESSUALMENTE “ENERGICA” D’ITALIA…




Milano, 29 gennaio 2015 – È ufficialmente iniziata la terza edizione di Durex Loveville 2015, la competizione che ogni anno proclama la città più sessualmente attiva d’Italia. Promossa da Durex, Loveville 2015 è il campionato nazionale dell’amore che convoca il Bel Paese in una sfida che premierà gli amatori più “energici” e performanti.

“Make Love Make Energy” è l’invito di Durex a celebrare l’energia dell’amore in tutte le sue forme: attrazione, sentimento, carica sessuale e complicità. Ad aggiudicarsi il primato sarà dunque la città che riuscirà a produrre e a sprigionare più carica energetica. In che modo? Facendo registrare i più alti indici di vendita procapite di prodotti legati al sexual wellbeing, dell’intero mercato del benessere sessuale, rilevati per ogni capoluogo di provincia in gara. Il rilevamento dei dati è elaborato da due sistemi di monitoraggio: il sistema Nielsen, leader mondiale nella rilevazione dei dati sui consumi per le vendite nei mass market, e IMS, al primo posto per quanto riguarda le analisi e l’osservazione sul canale farmaceutico.

Sette i mesi di competizione e milioni i cittadini coinvolti. Pleasure gel, sex toy e condom compongono l’Energy Kit a disposizione degli aspiranti lovers per gareggiare e battere il record di Roma, aggiudicatasi il riconoscimento di Durex Loveville 2014 col raggiungimento di una spesa di 5.812.000 mila euro nell’acquisto del Kit nei precedenti mesi di competizione. In questa terza edizione dell'evento la Durex ha deciso di premiare non solo la città in grado di produrre più love energy ma anche 20 fortunati lovers…Come? Basterà trovare l’Energy Pass all’interno delle confezioni di condom Durex per aggiudicarsi un viaggio per 2 persone all inclusive di una settimana con il proprio partner in una delle 3 destinazioni da favola proposte: Santo Domingo, Zanzibar e Kenya.

Durex, in qualità di ambasciatore del sesso sicuro, sostiene l’amore responsabile e protetto, un amore capace allo stesso tempo di aprirsi all’aspetto più fantasioso e giocoso della passione, l’ingrediente piccante per un divertimento sano e responsabile, promuovendo iniziative oltre a prodotti capaci di diffondere il sexual wellbeing.

Conoscere tutte le attività e rimanere aggiornati sulle iniziative Durex è semplice, basta collegarsi alle pagine ufficiali tramite l’hashtag #loveville15.

ACADEMY TWO presenta: TIMBUKTU

TIMBUKTU, l'ultimo film di Abderrahmane Sissako


Candidato all'Oscar come miglior film straniero, sarà nelle sale il 12 Febbraio 2015.

"Non lontano da Timbuktu, governato da religiosi estremisti, Kidane conduce una vita pacifica tra le dune, circondato da sua moglie e i suoi figli. In città la gente soffre il potente regime di terrore imposto dai Jihadisti. Le donne sono diventate ombre che cercano di resistere con dignità. Kidane e la sua famiglia sembrano sono stati risparmiati dal caos che regna in città. Ma il loro destino cambierà quando Kidane uccide accidentalmente Amadou, il pescatore che massacrò GPS, la sua amata mucca. Ora dovrà far fronte alle nuove leggi degli occupanti stranieri."





DATA USCITA: 12 febbraio 2015
GENERE: Drammatico
ANNO: 2014
REGIA: Abderrahmane Sissako
SCENEGGIATURA: Abderrahmane Sissako
ATTORI: Ibrahim Ahmed, Toulou Kiki
MONTAGGIO: Nadia Ben Rachid
PRODUZIONE: Armada Films, Les Films du Worso
DISTRIBUZIONE: Academy Two
PAESE: Francia
DURATA: 100 Min


Il Trailerhttp://youtu.be/gAGydP0ICLg 

BRACCIALETTI ROSSI 2, arriva la colonna sonora


E' uscito il disco della seconda stagione di Braccialetti Rossi 2



Braccialetti Rossi è la acclamata serie tv coprodotta da RaiFiction e Palomar per la regia di Giacomo Campiotti. La seconda stagione tornerà in onda dal 15 febbraio su Rai1 ed è preannunciata dall'uscita della colonna sonora di Braccialetti Rossi 2, pubblicata da Carosello Records e distribuita da Artist First. La nuova raccolta di canzoni accompagna la fiction della seconda stagione. ed è anticipata in radio dal singolo “Il bene si avvera" (Ci sono anch'io)”. E' disponibile nei negozi tradizionali, in digital download e su tutte le piattaforme streaming. Al seguente link http://vevo.ly/faK769 è possibile vedere il video del singolo, che ha già superato le 250 mila visualizzazioni in meno di due settimane.


Braccialetti Rossi 2 contiene “Il bene si avvera (Ci sono anch’io)” (Niccolò Agliardi & i Braccialetti Rossi), “Acrobati” (Niccolò Agliardi ft. Edwyn Roberts & L’Aura), “L’inizio del mondo” (Francesco Facchinetti, Niccolò Agliardi, Edwyn Roberts, Simone Patrizi, Marco Velluti, Ermal Meta, Greta), “Mercurio” (Emis Killa), Se rinasci” (Emma), “Buonanotte Fiorellino” (Francesco de Gregori), Non importa veramente” (Niccolò Agliardi), “Non lo so” (Roberto Vecchioni), “Volevo perdonarti, almeno” (Ermal Meta ft. Niccolò Agliardi), “Ti do la mia memoria” (Alessandro Casillo), “Io non ho finito” (Niccolò Agliardi & The Hills), “Tulipani” (Paola Turci), Main Theme (Stefano Lentini).    

  

«Ci siamo ritrovati lì, dove non ci siamo mai lasciati – racconta Agliardi – Con la promessa, mantenuta, di riabbracciarci un po’ più grandi e un po’ cambiati. Tra gli ulivi, davanti al mare di un paesino in Puglia. I ragazzi, cresciuti, con le loro formidabili aperture alla vita ed io, con le mie nuove canzoni; gli amici fidati di sempre e altri nuovi alleati che mai avrei pensato di poter avere accanto in questa straordinaria esperienza di Braccialetti Rossi».



Niccolò Agliardi è il supervisore dei brani editi e compositore delle 8 canzoni inedite (Curci ed. Musicali) interpretate da ROBERTO VECCHIONI, FRANCESCO FACCHINETTI, ALESSANDRO CASILLO, PAOLA TURCI, EDWYN ROBERTS, L’AURA, GRETA, ERMAL META, SIMONE PATRIZI, MARCO VELLUTI, i BRACCIALETTI ROSSI e dallo stesso Agliardi. Il disco comprende anche 4 grandi successi già noti al pubblico, di FRANCESCO DE GREGORI, EMMA, EMIS KILLA e la canzone di NICCOLÒ AGLIARDI & THE HILLS, diventata simbolo della prima stagione, “Io non ho finito”, il tutto intervallato dalle musiche originali di commento di Stefano Lentini.

"Ti amo tanto così", un'idea romantica per S.Valentino


   Un libro con cui giocare in due, per raccontarsi e dirsi l’amore


96 pagine illustrate su cui si può scrivere e disegnare, per poi ritrovarsi e leggersi.
Ognuno può mettere tutto se stesso e godere tutto dell’altro, giocando, rincorrendosi,
suggerendo vestiti e passi di danza, sogni e lucchetti, completando grafici e infografiche, 
segnando mete lontane o sognando cose nascoste dalla nebbia o dalle nuvole…
come nell’amore, per l’appunto.


Si chiama "Ti amo tanto così" ed è un libro molto originale, perchè si può leggere, ma si può anche scrivere e giocare, rigorosamente in due, esclusivamente con il vostro partner. Un libro in cui raccontarsi e dirsi l'amore, "Ti amo tanto così" è un progetto realizzato a quattro mani da Pino Sartorio Beniamino SidotiIl primo, illustratore e grafico editoriale, il secondo lavora al confine tra libro e gioco, firmando progetti di didattica ludica e di ricerca giocosa, oltre ad essere tra i fondatori di LuccaGames. Novantasei pagine illustrate su cui si può scrivere e disegnare, ognuno inserendo la propria storia, i propri sentimenti, per poi ritrovarsi e leggersi. Un'idea per aprire il cuore, in cui  mettere tutto se stesso e godere tutto dell’altro, giocando, rincorrendosi, suggerendo vestiti e passi di danza, sogni e lucchetti, completando grafici e infografiche, segnando mete lontane o sognando cose nascoste dalla nebbia o dalle nuvole…come nell’amore, per l’appunto. 

Ti amo tanto così 
a cura di Pino Sartorio, Beniamino Sidoti
Edizioni Sonda, 2015
pp 96, 9,90 euro









RAI FICTION presenta BRACCIALETTI ROSSI

Torna in TV la seconda serie su RAIUNO dal 15 febbraio




Regia di GIACOMO CAMPIOTTI
Sceneggiatura di SANDRO PETRAGLIA, GIACOMO CAMPIOTTI 
con la collaborazione di FIDEL SIGNORILE
Consulente musicale e canzoni originali NICCOLÒ AGLIARDI 
Musiche originali STEFANO LENTINI
con il sostegno di APULIA FILM COMMISSION

con:
AURORA RUFFINO, CARMINE BUSCHINI, BRANDO PACITTO, MIRKO TROVATO, PIO LUIGI PISCICELLI, LORENZO GUIDI, DENISE TANTUCCI, ANGELA CURRI, DANIEL LORENZ ALVIAR TENORIO, CLOE ROMAGNOLI, MOISÈ CURIA, ALESSIO DEL MASTRO, CARLOTTA NATOLI, ANDREA TIDONA, GIORGIO COLANGELI, LAURA CHIATTI, LELE VANNOLI, SIMONETTA SOLDER, IGNAZIO OLIVA, ANNA FERZETTI, RICCARDO LOMBARDO, NICCOLO’ SENNI, VITTORIO VIVIANI, FEDERICA DE COLA, FRANCESCA VALTORTA, GIULIO CRISTINI 

Con "Nessuno Mi Può Giudicare", la Tv si veste di rosa

In arrivo il nuovo programma al femminile di Rete4 

"Nessuno mi può giudicare" è la nuova trasmissione condotta da Diego Dalla Palma, con Michela Coppa nelle vesti di inviata, a partire da 7 febbraio alle ore 15.30 su Rete4. Il programma, prodotto e realizzato da Libero Produzioni Televisive, é scritto da Diego Dalla Palma, Marco Falorni e Andrea Frassoni, con la collaborazione di Nicholas Vitaliano. La regia è di Valerio Lamberti. La direzione artistica è a cura di Armando Buttafava, la scenografia di Barbara Fizzotti, mentre i costumi di Stefania Baldassarre. Dalla Palma, che in tanti anni di lavoro al servizio della bellezza e dell’immagine ha maturato una profonda conoscenza dell’animo femminile, torna all’interno di uno studio televisivo per invitare personaggi tra le quali Licia Maglietta, Iva Zanicchi, Emanuela Folliero, Hoara Borselli, Marina Fiordaliso, Anna Paola Concia e tante altre per parlare di aspetti inediti della propria carriera, sulla vita professionale e privata. Ogni puntata è arricchita dagli interventi dell’inviata Michela Coppa che, in giro per tutta l’Italia, raccoglierà le opinioni della gente sulle protagoniste delle puntate. Il pubblico presente in studio potrà fare delle domande ed esprimere le proprie curiosità alle ospiti intervistate da Dalla Palma. Ogni puntata si concluderà con un verdetto del pubblico presente in studio che decreterà l’ospite che si è dimostrato più sincero e autentico. Sponsorizzano il programma Academia BSI, Cantina 4Valli, Collistar, Compagnia della Bellezza, DD Farm, Imetec, Lady Bird House, Le Train Bleu Mode, Oltre, la Rivista di Naturopatia e Specchiasol. Partner: Driade e Polaris LIFE.


27 gennaio 2015

ROMA-PARIGI: il “cinema” come modello di sviluppo socio-economico


Il ruolo dell’esercizio e dello spettatore nel sistema cinema: esperienze e strategie a confronto



Si è svolto martedì 20 gennaio il convegno ROMA-PARIGI: il “cinema” come modello di sviluppo socio-economico, ospitato nella sede dell’Ambasciata di Francia, e organizzato da ANEC Lazio, in collaborazione con AGPCI (Associazione Produttori Cinematografici Indipendenti) e France Odeon, promosso dall’assessorato alla Cultura di Roma Capitale con il patrocinio dell’Ambasciata di Francia in Italia.
Un minuto di silenzio in memoria delle vittime delle stragi di Parigi del 7 e del 9 gennaio, ha preceduto l’incontro tra i professionisti della cinematografia e i rappresentanti delle istituzioni locali, che si sono confrontati liberamente e costruttivamente sul futuro dell’esercizio in Italia, con particolare attenzione alla situazione del Lazio. Il metro di paragone è stato il sistema francese, esaminato a partire dalla rete delle sale di Parigi. Bruno Blanckaert, proprietario e gestore del prestigioso cinema Le Grand Rex di Parigi, ha sottolineato il fondamentale ruolo della sala che, nonostante l’agguerrita concorrenza delle nuove tecnologie, continua a ricoprire in quanto esperienza unica e insostituibile per lo spettatore. Il rapporto con il pubblico, soprattutto con quello giovanile che è l’asse portante dell’esercizio cinematografico e per quanto riguarda il Rex, conta 200 mila presenze annuali alle matinée. Grazie anche all’introduzione della materia “educazione all’immagine e formazione del pubblico”, che è parte integrante del sistema dell’istruzione, sin dalla scuola primaria, la formazione del pubblico giovanile, ha ispirato il sistema francese a promuovere una politica di prezzo bloccato a 4 euro a biglietto per gli under 14. Soluzione che è stata inizialmente criticata dalle majors ma che, tuttavia, è stata dalle stesse rivalutata in base agli effettivi vantaggi garantiti a lungo termine.
Le sale, soprattutto quelle situate nei centri storici, rappresentano la base sulla quale costruire le politiche socio-economiche di ogni comunità, e la loro chiusura rappresenta una ferita insanabile. 
A Parigi negli anni Ottanta, ricorda Blanckaert, la ferma e compatta reazione degli esercenti alla chiusura di numerose sale ha permesso di ottenere dalle istituzioni le risorse necessarie al recupero dei vecchi cinema e all’apertura di nuovi. Apertura la cui autorizzazione è regolata, in primo luogo, dagli organismi locali che individuano e stabiliscono i criteri e i parametri di valutazione. E sulla base di essi si valuta, di volta in volta, l’effettivo impatto economico-finanziario e culturale del cinema sul territorio. Tuttavia, per concedere possibilità di ricorso, si istituisce un secondo grado d’intervento, a livello nazionale, al quale appellarsi. Un tale approccio in Francia ha permesso di riportare l’esercizio al centro del sistema cinematografico.
Per meglio comprendere l’intervento delle norme e i regolamenti francesi in difesa dei cinema, Hugues Quattrone, responsabile del CNC (Centre Nationale du Cinéma et de l’image animée) per l’esercizio cinematografico, ha esposto nel dettaglio le modalità di redistribuzione della percentuale prelevata dal biglietto (prelievo di scopo) a sostegno dell’esercizio.

Il prelievo di scopo, previsto dal modello francese, è previsto per tutti i comparti che sfruttano il prodotto cinematografico, dando luogo a un bacino di risorse utile a finanziare l’industria del cinema e dell’audiovisivo. Il CNC è il regolatore di un sistema articolato di prelievo e di redistribuzione delle risorse che riguarda, con diverse modalità e criteri, tutti i settori coinvolti nello sfruttamento del prodotto cinematografico. In particolare il CNC, regola e assicura il corretto funzionamento degli strumenti di contribuzione che si concretizzano in aiuti all’esercizio (con risorse pari a circa 65 milioni di euro l’anno) di tipo automatico  e selettivo (quest’ultimo assegnato in base alla natura della programmazione e al progetto culturale proposto al CNC dall’esercente). Parte del fondo così costituito viene destinato all’adeguamento e alla modernizzazione tecnologica del cinema, attraverso un meccanismo di solidarietà inversamente proporzionale alla dimensione commerciale e competitiva della struttura (in Francia, consente un recupero del prelievo di scopo versato che arriva all’80% per i cinema con maggiori difficoltà, e al 30% per i multiplex). Un altro tipo di sostegno selettivo è quello dedicato ai cinema Art et Essai, ovvero a quelle sale (sono circa 1100) che programmano film sperimentali o indipendenti: il contributo può arrivare per ogni sala a circa 19 mila euro l’anno. Il vantaggio riguarda la possibilità di riscattare una porzione del versamento che, sommato tra sostegno automatico e selettivo, può superare, in alcuni casi, l’importo complessivamente versato dall’esercente.
In Italia, rileva Andrea Occhipinti, Presidente sezione Distributori dell’ANICA, l’applicazione del prelievo di scopo sugli incassi, destinato a tutti coloro che sfruttano il prodotto filmico, è stato al centro del dibattito ogni volta che si è parlato di una riforma del sistema cinema. Tuttavia, non c’è mai stata l’effettiva volontà di impegnarsi per mutuare tale meccanismo dalla legge francese. Constatazione alla quale ha replicato Leonardo Brogelli, portavoce della senatrice Rosa Maria Di Giorgi, confermando l’elaborazione di un disegno di legge di iniziativa della commissione di cultura del Senato.
Le politiche nazionali e locali realizzate finora in Italia, sono state l’oggetto dell’intervento del Presidente ANEC Lazio Giorgio Ferrero, che ha parlato del momento di profonda difficoltà economica attraversato dal settore. “Gli sforzi dei soli esercenti non sono sufficienti per arginare la perdita dei numerosi centri che per anni sono stati simbolo di offerta sociale, culturale e occupazionale del nostro paese. Lo sguardo al modello francese deve trasformarsi in una fonte d’ispirazione per la promozione di nuove tutele e nuovi incentivi in grado di sostenere concretamente l’intera filiera cinematografica. Esemplari sono la riduzione delle imposte locali e dell’aliquota IVA – che in Francia è fissata al 5,5%, ovvero la stessa applicata, per decreto legge, ai generi di prima necessità -, la salvaguardia delle sale storiche, e l’opposizione alla trasformazione dei cinema chiusi in altre attività commerciali”. Inoltre, rispetto al vincolo di destinazione d’uso, il sistema francese, reputandolo incostituzionale in quanto limita le facoltà di azione sulla legittima proprietà, ha trovato un espediente fissando, nei casi di diversa destinazione d’uso, un tetto massimo al canone d’affitto che non superi un rialzo del 10%.

Carlo Bernaschi, Presidente ANEM, ha commentato positivamente l’idea di creare anche in Italia la figura del “mediatore cinematografico” (prevista dalla normativa francese) che svolge una funzione di conciliazione preventiva e d’intervento in caso di eventuali conflittualità tra esercenti e distributori, esercenti concorrenti e conflitti d’interesse relativi al caso  dell’esercente-distributore-noleggiatore.
Precedentemente, Giovanna Marinelli, assessore alla cultura di Roma Capitale, e Lidia Ravera, assessore della Regione Lazio, hanno rilevato come, a livello locale, sia già in essere un proficuo rapporto collaborativo tra comune e regione per quanto riguarda le politiche sul cinema. Tuttavia, si avverte chiaramente il bisogno di una legge nazionale che coinvolga e indirizzi i diversi organismi territoriali nell’individualizzazione e razionalizzazione delle risorse da assegnare ai cinema. Le sale, quindi, restano il polo centrale dal quale ripartire per rilanciare non solo l’esercizio, ma la produzione stessa che, come sostiene Martha Capello, Presidente AGPCI, si tradurrebbe anche in vantaggiose convenzioni e alleanze tra produttori ed esercenti.

Francesco Ranieri Martinotti, Direttore France Odeon – Festival del Cinema Francese, che ha moderato la tavola rotonda, ha chiuso l’incontro con l’auspicio che l’intero settore cinematografico possa presto esprimersi univocamente per ottenere un’unica legge di sistema capace di far diventare l’industria del cinema e dell’audiovisivo un vero asse portante dell’economia italiana.