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15 settembre 2017

ISTRUZIONE – Scuole orfane, il Miur abusa delle reggenze: dopo i presidi tocca ai Dsga



 ISTRUZIONE – Scuole orfane, il Miur abusa delle reggenze: dopo i presidi tocca ai Dsga

Un preoccupante silenzio è calato sulla selezione nazionale dei Direttori dei servizi generali ed amministrativi, il cui ultimo concorso risale addirittura all'anno 2000. Perché, al netto delle 200 immissioni in ruolo effettuate questa estate (su 761 previste dal Miur, con il 70% andate perse per mancanza di candidati), oggi rimangono ancora vacanti circa 1.500 posti. Significa che nell'anno scolastico appena avviato, in una scuola italiana su cinque l'organizzazione del personale Ata e la gestione dei flussi finanziari sarà gestita da un Dsga titolare di un altro istituto che raddoppierà il lavoro oppure, come spesso avviene, sarà affidata a un assistente amministrativo disponibile a farsi carico del ruolo superiore in cambio di un compenso irrisorio. L'ultima notizia sul concorso risale all'emendamento dei vaccini dello scorso luglio, che poi però fu bocciato.

Marcello Pacifico (Anief-Cisal): È chiaro che al Ministero dell'Istruzione, ma ancora prima al Mef, conviene troppo utilizzare del personale per ruoli superiori a costi ridicoli. Ecco perché il concorso non è stato organizzato e bandito per così tanti anni: non c'era la volontà a organizzarlo. Stavolta, però, c'è stato un impegno, preso anche pubblicamente, da alti rappresentanti ministeriali e di Governo nel pubblicare finalmente il bando. Speriamo, tra l'altro che, come abbiamo chiesto per i dirigenti scolastici, il testo preveda una riserva di posti per gli amministrativi che abbiano assunto il ruolo di Dsga per almeno 36 mesi anche non continuativi. In caso contrario, siamo pronti a impugnare la 'dimenticanza' nelle apposite sedi legali.

Per questi motivi, Anief invita il personale non assunto ad aderire ai ricorsi per la stabilizzazione e gli scatti di stipendio non percepiti (cliccare qui). Ma anche per il recupero della differenza retributiva per aver ricoperto il ruolo di DSGA, come per la stabilizzazione per chi ha svolto funzioni DSGA per oltre 36 mesi (cliccare qui). È sempre attivo il ricorso per il personale Ata su posto vacante e disponibile per recuperare gli stipendi dei mesi estivi, sottratti in modo illegittimo. il sindacato offre la possibilità di aderire al ricorso per non soccombere sulla "temporizzazione".

Anief ricorda, infine, che in collaborazione con Eurosofia, ha predisposto un corso formativo per il Concorso DSGA, specifico per affrontare e superare le prove selettive: un'équipe di esperti del settore, con corsi on-line e in presenza, guiderà i candidati alla preparazione dell'esercizio della professione.


Se è questione di pochi giorni il concorso per dirigenti scolastici, seppure viziato da un regolamento con grossi limiti che lascia fuori troppe categorie di aspiranti, tutto tace su quello dei Dsga: un preoccupante silenzio è calato sulla selezione nazionale dei Direttori dei servizi generali ed amministrativi, altrettanto importante, il cui ultimo concorso risale addirittura al 2000. Perché, al netto delle 200 immissioni in ruolo effettuate questa estate (su 761 previste dal Miur, con il 70% andate perse per mancanza di candidati), oggi rimangono ancora vacanti circa 1.500 posti. Significa che nell'anno scolastico appena avviato, in una scuola italiana su cinque l'organizzazione del personale Ata e la gestione dei flussi finanziari andrà in reggenza, quindi sarà gestita da un Dsga titolare di un altro istituto che raddoppierà quindi il lavoro oppure, come avviene nella maggior parte dei casi, dovrà essere affidata a un assistente amministrativo disponibile a farsi carico del ruolo superiore in cambio di un compenso poco più che simbolico.

"Ma in molte regioni – ricorda Orizzonte Scuola - il numero dei posti disponibili è più alto degli aspiranti a tale profilo. Sono ormai passati svariati mesi da quando è stata ventilata la possibilità/necessità di bandire un concorso per il profilo di DSGA. Da quel momento una serie di date e di notizie si sono succedute, annunciando prima l'imminente pubblicazione del bando di concorso, poi lo spostamento di questa data sempre un po' più in là fino ad arrivare ad oggi dove aleggia un silenzio tombale".

"L'ultima notizia inerente il concorso risale all'inserimento nell'emendamento dei vaccini (luglio 2017), emendamento che, ricordiamo, è stato bocciato e non è passato al Senato. Da allora nulla si è mosso, anzi, una serie di proposte e di suggerimenti non mostrano la volontà di voler definire una volta per tutte il problema. Quella dei Dsga rimane una questione ancora aperta che ci si augura, però, possa presto trovare una definizione, perché l'anno scolastico ha ormai preso avvio e il carico di lavoro degli Istituti Scolastici, e in particolare delle segreterie, è negli anni aumentato, sia nella quantità che nella complessità".

Anief torna quindi a chiedere pubblicamente l'uscita del bando di concorso per Dsga, sempre più non procrastinabile. L'unica soluzione al problema è quella del reclutamento diretto: non possono adottate formule alternative. Come quella indicata da un sindacato rappresentativo che ha chiesto di utilizzare i docenti di potenziamento esperti di economia in quel ruolo, forse dimenticando che l'insegnante è stato assunto per fare un altro lavoro. Anche quest'anno, la sola riposta del Miur è stata quella di ridurre la portata dei posti vacanti: attraverso il Decreto Ministeriale n. 486 del 7 luglio scorso, dal 1° settembre scorso le dirigenze scolastiche, di conseguenza anche i posti di Dsga, saranno per la prima volta meno di 8mila.

La categoria, tra l'altro, con l'adozione delle norme della Buona Scuola è sempre più soffocata da incombenze e impegni. Solo qualche giorno fa Anief ha raccolto la "lettera di sfogo" di una sua neo-iscritta, la Dsga Antonella Spina, che ha subìto la soppressione del proprio posto di lavoro, nella sua città molisana di residenza, a seguito del provvedimento di sottodimensionamento del suo istituto, per via di quella che definisce la "mannaia dei numeri del contenimento della spesa".

Per non parlare dei compensi, tutt'altro che adeguati agli impegni e alle responsabilità. Quelli degli amministrativi che assumono definitivamente il ruolo di Dsga, in particolare, sono sottoposti a un'ingiustizia ulteriore: per questo motivo l'Anief promuove specifici ricorsi contro il criterio della cosiddetta "temporizzazione" applicato ai responsabili amministrativi e agli assistenti amministrativi transitati nel ruolo superiore e per ottenere il riconoscimento integrale del servizio pregresso ai fini della ricostruzione di carriera.

La Corte di Cassazione, anche con la Sentenza n. 9144/2016, ha definito illegittimo il criterio della "temporizzazione" nel caso di passaggi dei dipendenti da un ruolo all'altro dello stesso comparto, censurando proprio questo criterio applicato dal Miur in favore dell'obbligo per l'Amministrazione di effettuare l'integrale ricostruzione di carriera del dipendente in base all'effettivo servizio prestato nel ruolo precedente. Possono aderire al ricorso tutti i DSGA che hanno svolto servizio pregresso come responsabile amministrativo o come assistente amministrativo transitati nel ruolo di DSGA dopo l'1/09/2000, nei cui confronti l'Amministrazione ha applicato il criterio della temporizzazione della carriera.

"Queste situazioni permangono da troppo tempo – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal – perché è chiaro che al Ministero dell'Istruzione, ma ancora prima al Mef, conviene troppo utilizzare del personale per ruoli superiori a costi irrisori. Ecco perché il concorso non è stato organizzato e bandito per così tanti anni: evidentemente non c'era la volontà a organizzarlo. Stavolta, però, c'è stato un impegno, preso anche pubblicamente, da alti rappresentanti ministeriali e di Governo nel pubblicare finalmente il bando. Speriamo, tra l'altro, che il testo preveda una riserva di posti per gli amministrativi che abbiano assunto il ruolo di Dsga per almeno 36 mesi anche non continuativi. In caso contrario, siamo pronti a impugnare la 'dimenticanza' nelle apposite sedi legali".

Per questi motivi, Anief invita il personale non assunto ad aderire ai ricorsi per la stabilizzazione e gli scatti di stipendio non percepiti (gli interessati possono cliccare qui). Ma anche per il recupero della differenza retributiva per aver ricoperto il ruolo di DSGA, come per la stabilizzazione per chi ha svolto funzioni DSGA per oltre 36 mesi (gli interessati possono cliccare qui). È sempre attivo il ricorso per il personale Ata su posto vacante e disponibile per recuperare gli stipendi dei mesi estivi, sottratti in modo illegittimo. il sindacato offre la possibilità di aderire al ricorso per non soccombere sulla questione della "temporizzazione".

Anief ricorda, infine, che in collaborazione con Eurosofia, ha predisposto un corso formativo per il Concorso DSGA, specifico per affrontare e superare le prove selettive: un'équipe di esperti del settore, con corsi on-line e in presenza, guiderà i candidati alla preparazione dell'esercizio di una professione che è divenuta sempre più complessa nella scuola dell'autonomia.